domenica 13 aprile 2008

"Duello" Astrologia / Astronomia - Parte Terza -


L'Astrologia è una interpretazione simbolica delle posizioni planetarie, cioè l'Astrologia traduce delle coordinate spazio-tempo in un linguaggio simbolico. Per tanto sono indispensabili le conoscenze astronomiche per definire le orbite planetari, e tali conoscenze scientifiche sono conosciute e usate sia dagli astronomi che dagli astrologi. Ciò che viene contestato dagli astronomi agli astrologi è il fatto che apparentemente non esistono fenomeni fisici che possano spiegare in che modo i pianeti siano legati in qualche modo a ciò che accade sulla Terra.
Per tanto, la discussione in esame, tra Ciro Discepolo e Giuseppe Longo, si dovrebbe concentrare su quell'insieme di fenomeni che permettono alle posizioni planetarie di influenzare la natura e il destino dell'uomo. Ma tale discussione doveva iniziare dai calcoli astronomici per definire le posizioni planetarie nel tempo, e finire nel momento in cui si arriva a prendere in considerazioni il simbolo.
In fatti il simbolo è un qualcosa che va ad di là di ciò che è misurabile scientificamente. Intendo dire che se è vero che il cuore umano è simboleggiato dal segno zodiacale del Leone e ad Sole, questo non significa che una volta che il Sole e il sistema solare finiranno la loro vita, il simbolo legato al cuore avrà fine. Non significa nemmeno che il simbolo legato al cuore finirà per quelle persone che, in un futuro remoto, usciranno dal sistema solare per esplorare lo spazio interstellare.
Da questo si può comprendere che esiste una realtà che esce dal dominio della razionalità e che non potrà mai essere definita scientificamente. Ciò non toglie che esistano fenomeni fisici che colleghino la vita dei pianeti a quella umana.
Ciò che rende affascinante l'Astrologia è che essa dà (o comunque darà, in un futuro non lontanissimo) non solo che esistono delle realtà parallele a ciò che è tangibile, razionale e misurabile, ma anche che esiste un legame e una relazione tra ciò che è razionale e scientifico, e ciò che è irrazionale.
Ho scritto che la affermazioni di Giuseppe Longo in merito all'inattendibilità scientifica dell'Astrologia sono prive di buon senso, ma è anche vero che il professore non ha alcuna colpa di questo, in quanto si è trovato inconsapevolmente di fronte a una realtà (cioè l'Astrologia) che non avrebbe potuto definire anche nel caso in cui lui fosse in possesso di tutte le conoscenze scientifiche, cioè, sia quelle già scoperte e quelle ancora da scoprire.
Conseguentemente a tutte le considerazioni che ho appena esposto, le seguenti parole del professor Longo non hanno senso: "quello che io voglio dire, con massimo rispetto per quello che sono le passioni, a me non costerebbe nulla divertirmi con l’Astrologia esattamente come fanno altre persone, quello che mi fa arrabbiare è quando l’Astrologia vuole avere un grado di verità, perché non la ha, così come non la hanno tante altre cose, soprattutto non ha un grado di verità scientifica, signori. La scienza è una cosa veramente, profondamente seria e, soprattutto, un’ultima cosa e poi veramente chiudo. C’è il discorso di fondo: la scienza è fatta di ricerca della verità".
Ma chi ha mai detto che la ricerca della verità dipenda solamente dalle conoscenze scientifiche? Queste parole del professor Longo, non sono solo totalmente prive di buon senso, ma sono offensive per tutte le altre forme di conoscenza sia diverse dalla scienza e l'Astrologia. Sembra ovvio supporre (per non essere in cattiva fede) che il professore fosse concentrato nell'attaccare l'Astrologia a non pensasse minimamente ad altri generi di conoscenze. In ogni caso si contraddice quando spiega la differenza tra scienze dure e scienze morbide e quando spiega la natura delle scienze umanistiche come la psicologia.

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